Il bioetanolo è uno dei combustibili più apprezzati da coloro che cercano un prodotto ecologico e non inquinante. Di origine vegetale, è ormai ampiamente diffuso per riscaldare qualsiasi spazio tramite biocamini e stufe apposite. A basso impatto ambientale, il bioetanolo offre una serie di vantaggi non indifferenti.
Le caratteristiche principali del bioetanolo
Il bioetanolo è un combustibile naturale al 100% ed è ottenuto dalla fermentazione alcolica di scarti vegetali come canna da zucchero, barbabietola e cereali. Le diverse biomasse presentano un determinato contenuto di zucchero e in fase di combustione il bioetanolo si combina con l’ossigeno, sprigionando non solo calore, ma anche vapore acqueo e una minima parte di anidride carbonica. Quest’ultima viene poi nuovamente trasformata in ossigeno tramite la fotosintesi clorofilliana. In quanto composto interamente vegetale e inodore, il bioetanolo è dunque annoverato tra le migliori fonti di energia pulita e negli ultimi anni trova largo impiego per l’alimentazione di biocamini e stufe prive di canna fumaria. Ecco, quindi, che il bioetanolo è diventato uno dei principali combustibili verdi, indispensabili per contenere l’effetto serra e le emissioni nocive.
Come utilizzare e conservare il bioetanolo
Come già detto, il bioetanolo produce una quantità irrisoria di anidride carbonica che non influisce sulla qualità dell’aria. Ad ogni modo, è consigliabile mantenere ben arieggiati gli spazi domestici che ospitano un biocamino. A proposito del bioetanolo, è importante specificare che non può essere utilizzato nelle comuni stufe. Deve essere impiegato esclusivamente per alimentare biocamini e stufe predisposte. In commercio si possono trovare diverse tipologie di questo combustibile ed è sempre bene leggere con attenzione le istruzioni d’uso. Il bioetanolo va conservato in un luogo asciutto e distante da altre fonti di calore. Al tempo stesso non deve essere esposto alla luce solare diretta ed ovviamente deve essere tenuto lontano dai bambini.